Alla scoperta dei siti archeologici del Cilento: un viaggio tra storia e leggende
Il Cilento è una terra intrisa di storia millenaria, custode di antiche civiltà e teatro di leggende mitiche. Questa area della Campania, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è nota per le sue bellezze naturali e culturali, tra cui spiccano alcuni dei siti archeologici più affascinanti del Mediterraneo. In questo articolo, esploreremo i principali siti archeologici del Cilento, accompagnandoci in un viaggio tra storia, archeologia e mitologia.
Il Parco Archeologico di Paestum
Uno dei siti più celebri non solo del Cilento, ma dell’intera Italia, è il Parco Archeologico di Paestum. Paestum, l’antica Poseidonia, fu fondata dai Greci intorno al VI secolo a.C. e divenne uno dei centri più prosperosi della Magna Grecia. Celebre per i suoi tre templi dorici – il Tempio di Hera, il Tempio di Nettuno e il Tempio di Atena – Paestum è un sito archeologico di straordinaria bellezza e importanza storica.
Oltre ai templi, il sito di Paestum comprende una necropoli, un foro e numerose abitazioni, che permettono di comprendere la vita quotidiana dell’antica città. Il Museo Archeologico Nazionale di Paestum conserva molti reperti di eccezionale valore, tra cui la famosa Tomba del Tuffatore, un raro esempio di pittura funeraria greca.
Il parco archeologico di Velia-Elea
Un altro sito fondamentale del Cilento è Velia, l’antica Elea, città famosa per la scuola filosofica eleatica fondata da Parmenide e continuata dal suo allievo Zenone. Fondata dai Greci intorno al 540 a.C., Elea fu un importante centro commerciale e intellettuale.
Tra i ritrovamenti più importanti del sito ci sono la Porta Rosa, considerata il primo esempio di arco a tutto sesto in Italia, e le rovine di un antico teatro. Velia fu anche un importante centro filosofico, influenzando profondamente il pensiero antico grazie alle idee della Scuola Eleatica, che poneva l’accento sull’unità dell’essere e sulla contraddizione logica.
Il parco archeologico della Civitella
Uno dei siti meno noti, ma di grande valore, è il Parco Archeologico della Civitella, situato a Moio della Civitella. Questo sito, meno conosciuto rispetto a Paestum e Velia, custodisce i resti di un’antica fortificazione lucana risalente al IV secolo a.C. e un importante santuario dedicato al culto mariano.
Gli scavi hanno portato alla luce una serie di reperti, tra cui ceramiche e monete, che dimostrano la vivacità commerciale e culturale dell’area in epoca antica. La Porta Sud del sito è uno degli elementi più impressionanti degli scavi, fornendo un raro esempio di architettura difensiva lucana.
Le grotte di Pertosa-Auletta
Le grotte di Pertosa-Auletta, nel Vallo di Diano, sono un sito di grande interesse archeologico e naturalistico. Queste grotte non sono solo un capolavoro della natura, ma anche un antico insediamento umano, con testimonianze che risalgono al Paleolitico.
Durante l’età del Bronzo, le grotte furono utilizzate come luogo di culto e insediamento. Resti di ceramiche, utensili e scheletri umani sono stati rinvenuti, rendendo queste grotte un importante sito archeologico. Ancora oggi, le Grotte di Pertosa-Auletta rappresentano un simbolo del legame tra l’uomo e la natura, con riti che proseguivano anche in epoche successive.
Il parco archeologico di Roccagloriosa
Nell’entroterra cilentano sorge un altro sito archeologico di grande importanza: Roccagloriosa, città che fiorì tra il VI e il III secolo a.C. e che divenne uno dei principali insediamenti lucani. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce tombe monumentali e una vasta necropoli che testimoniano la presenza di un’importante classe aristocratica.
Il Museo di Roccagloriosa espone molti degli oggetti ritrovati nelle tombe, come vasi, gioielli e armi, che offrono uno spaccato della vita quotidiana e della cultura dei Lucani, una popolazione italica che viveva in questa regione prima della conquista romana.
San Severino di Centola e il borgo medievale
Non solo siti della Magna Grecia e insediamenti lucani, il Cilento è anche ricco di testimonianze medievali. Uno degli esempi più affascinanti è il borgo medievale di San Severino di Centola, situato su un picco roccioso che domina la vallata del fiume Mingardo.
Il borgo, oggi disabitato, conserva ancora le sue antiche fortificazioni, le case in pietra e la chiesa, offrendo un suggestivo viaggio indietro nel tempo. San Severino fu costruito in una posizione strategica per difendersi dalle incursioni saracene e normanne.
Il Cilento è un territorio che racchiude in sé millenni di storia, dalle epoche preistoriche fino al Medioevo, passando per le grandi civiltà della Magna Grecia, dei Lucani e dei Romani. Ogni sito archeologico offre una finestra su un mondo antico, ricco di miti e leggende che ancora oggi affascinano i visitatori.
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