Cilento, culla della Dieta Mediterranea
La Dieta Mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell’umanità, comprende una serie di scelte sociali ed alimentari che includono la stagionalità dei prodotti, la loro freschezza, la biodiversità, e soprattutto il consumo giornaliero di olio extravergine d’oliva. Dal greco “díaita” ovvero stile di vita, la Dieta Mediterranea non deve essere intesa solo come un semplice elenco di alimenti. Essa è alla base della tradizione sociale e culturale della Campania, e ha dato luogo ad un notevole corpus di conoscenze, rituali, massime, racconti e leggende molto frequenti all’interno di tutta la comunità.
Rispetto per il territorio e biodiversità ne permettono la conservazione e lo sviluppo futuro, da cui traggono sostentamento tutto l’insieme delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura presenti in Campania. È proprio grazie a questo profondo bagaglio valoriale che l’UNESCO ne ha rilevato non solo le sue proprietà salutistiche evidenziate dalla ricerca scientifica, ma anche la sua importanza immateriale, come simbolo di eredità millenaria e riferimento culturale per tutti i popoli della regione mediterranea, sottolineandone la sua funzione di vettore essenziale della qualità ambientale, sociale e culturale.
Nel Cilento, in particolar modo a Pollica, è stata individuata la Comunità emblematica Italiana di riferimento, in cui promozione e costante integrazione della dieta mediterranea nella società odierna viene tramandata di generazione in generazione. Tale riconoscimento è avvenuto proprio in quei luoghi in cui ha vissuto per molti anni il fisiologo e biologo americano Ancel Benjamin Keys, che nel 1962, per studiare, elaborare e dimostrare le ipotesi dei suoi studi sull’epidemiologia delle malattie cardiovascolari, si trasferì a Pioppi, frazione del comune di Pollica. Qui lo studioso riuscì a formulare la tesi sull’influenza degli stili di vita su tali patologie e su come l’adozione della cosiddetta “Mediterranean Diet” potesse apportare innumerevoli benefici, vedendone in lui il primo fondatore e sostenitore.